Bartolomeo Miniatore e l’Umanesimo volgare: con edizione critica del “Formulario di esordi ed epistole missive e responsive per Giacomo Bolognini”
Keywords:
Epistolografia umanistica, Epistolografia volgare, Ars dictaminis, Bartolomeo MiniatoreSinossi
Editore: FedOA - Federico II University Press
Collana: Testi. Antichità, Medioevo e Umanesimo, 6
Pagine: 512
Lingua: Italiano
NBN: http://nbn.depositolegale.it/resolver.pl?nbn=urn:nbn:it:unina-28888
Abstract: Nel corso del XV secolo, l’evoluzione delle strutture organizzative degli stati italiani e lo stabilizzarsi dei rapporti diplomatici tra i molteplici soggetti politici determinarono un incremento ipertrofico del ricorso al mezzo epistolare. In quel contesto, le raccolte di exempla exordiorum del trattatista e miniatore ferrarese Bartolomeo di Benincà (Ferrara, 1420 ca. - ?, ante 1485) intervennero a rispondere alla domanda culturale delle élites di potere che, esprimendosi in volgare, intendevano rappresentarsi e riconoscersi attraverso gli strumenti del linguaggio. Nelle vesti di autore e collettore dei testi, Bartolomeo registrava su raffinati codici pergamenacei i migliori frutti di quella pratica, offrendo così uno strumento utile a chi volesse comporre lettere in volgare assimilabili per eleganza a quelle degli allora ben più prestigiosi modelli latini. Delineando i contorni di una precoce proposta stilistica per la prosa letteraria di un italiano ancora in via di definizione, si rese in tal modo protagonista di una sofisticata operazione critica. Con le sue raccolte di modelli in volgare, inoltre, innovò profondamente i caratteri dell’ars dictaminis. In questo volume si offre l’edizione critica di una delle raccolte di Bartolomeo, preceduta da un ampio studio di contestualizzazione storica e culturale.
Il volume è stato premiato come migliore lavoro scientifico pubblicato nel 2022 da un ricercatore operante nel mondo accademico olandese o fiammingo (ambito Italiaanse Taal- en Letterkunde) da una giuria composta da KNIR (Koninklijk Nederlands Instituut Rome), W.I.S. (Werkgroep Italië Studies) e Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi (Amstedam).