1503. Un racconto archeologico sulla Battaglia del Garigliano. Analisi del contesto e rinvenimenti numismatici dalla Rocca Montis Dragonis

Autori

Brunella Gargiulo
Università della Basilicata
https://orcid.org/0009-0006-0562-4850

Keywords:

Monete, Castelli, Medioevo, Guerra

Sinossi

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Collana: Mondi Mediterranei, 17

Pagine: 233

Lingua: Italiano

Pubblicato: 2025

ISBN: 978-88-31-309-48-6

 

Oltre 700 monete, migliaia e migliaia di frammenti ceramici, vitrei e metallici, un’intera armatura, punte di balestra, sfere di piombo e in pietra per armi da fuoco, tutto coperto da uno spesso strato di macerie. Questo l'esito di un evento distruttivo repentino che ha irrimediabilmente decretato l’abbandono della Rocca Montis Dragonis. Una tale mole di dati ha costretto noi archeologi a trascorrere ore e ore seduti a un tavolo a scrivere la documentazione, in biblioteca e davanti a litri di caffè, cercando di interpretare quello che è un caso archeologico del tutto inatteso e sorprendente, in un tempo in cui sembra che tutte le storie siano state raccontate, che tutte le “scoperte” siano già state fatte.

Con questo lavoro si vuole raccontare un caso archeologico, per dare parole al silenzio dei reperti e, questo, per un numero rilevante di ragioni.

In primo luogo, questa storia non riguarda soltanto gli abitanti dell’attuale Mondragone, ma ripercorre le mire di uomini e donne intenzionati ad impossessarsi del trono di Napoli. E inoltre narra di come il desiderio di potere abbia provocato l’ennesimo scontro, una guerra civile, in cui nessun territorio fu risparmiato. Gli esiti si consumarono proprio in questa area compresa tra Campania settentrionale e Lazio meridionale, con la battaglia del Garigliano nel dicembre del 1503, in cui il Regno di Napoli perse la sua autonomia per diventare un vicereame spagnolo.

In secondo luogo, perché una tale mole di dati archeologici possono rappresentare la storia concreta, reale e visibile di quanto è successo. L’unicità del dato offre l’opportunità di costruire un racconto visivo non possibile in altri modi.

In terzo luogo, una tale quantità di monete nel loro contesto di provenienza fa di questo ritrovamento un unicum, in cui è possibile osservare concretamente ciò che circolava nel Regno tra fine XV e inizi XVI secolo, non solo nominali ufficiali, ma anche contraffazioni e ribattiture.

In quarto luogo, questa è un’opportunità di ricordare una storia vera e di poter affermare, come spesso ripete la cinematografia moderna, “questa storia è tratta da fatti realmente accaduti”.

In ultimo, esiste un dovere deontologico che l’archeologo ha nei confronti dei luoghi in cui interviene. Egli è un filtro, un mediatore, tra la ricerca scientifica e la comunità attuale, a cui è destinata la ricerca, e ha il dovere di operare affinché la comunità stessa se ne riappropri e ne faccia uno strumento di valorizzazione. Per cui, questa storia, proprio perché è il frutto di domande nate nel tempo attuale, è dedicata alla comunità contemporanea, a tutti coloro che naufraghi in questo mare di precarietà, sappiano trovare la strada di casa e dare il proprio contributo alla narrazione delle proprie radici

 

Sommario

Premessa 8

Capitolo 1 101.1 Il ruolo della Rocca Montis Dragonis e del suo territorio in età medievale. 101.2 Il contributo delle ricerche archeologiche per la conoscenza del sito. 20

Capitolo 2 262.1 Moneta e contesto archeologico: lo scavo della grande piazza(CF11) e l’analisi delle ultime fasi di frequentazione del sito 262.2 Analisi stratigrafica della piazza (CF11) 332.3 Ricostruzione del contesto 53

Capitolo 3 653.1 Analisi del dato storico-archivistico. Tensioni tra il re Ferdinando I e i Baroni del Regno: uno sguardo particolareggiato sulla Campania settentrionale 653.2 La Battaglia del Garigliano 75

Capitolo 4 874.1 Il territorio in età aragonese da un punto di vista economico 87

Capitolo 5 965.1 I reperti numismatici dalla Rocca Montis Dragonis 965.2 Le monete di Ferdinando I d’Aragona 965.3 Emissioni post congiura: zecca di Napoli 99

5.4 Emissioni post congiura: zecca dell’Aquila 1025.5 Zecca di Brindisi 1045.6 Analisi del contesto 1055.7 Confronti con altre regioni 105

CATALOGO 1085.8 Le monete in circolazione durante la congiura dei baroni (1459-1464) 140CATALOGO 144

Capitolo 6 1466.1 I reperti numismatici a nome di Carlo VIII 146CATALOGO 150

Capitolo 7 1547.1 Le monete di Ferdinando II d’Aragona (Ferrandino) 154

CATALOGO 160

Capitolo 8 1628.1 I cavalli “ribattuti” di Carlo VIII: dove collocarli? 162CATALOGO 170

Capitolo 9 1809.1 I reperti numismatici a nome di Federico d’Aragona: analisi del dato numismatico 180CATALOGO 187

Capitolo 10 19810.1 I reperti numismatici di Luigi XII. Analisi del dato numismatico 19810.2 Analisi del contesto di provenienza dei sestini di Luigi XII 200CATALOGO 203

Conclusioni 210Bibliografia 219Sitografia 233

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Biografia autore

Brunella Gargiulo, Università della Basilicata

Brunella Gargiulo si è laureata presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (2007) in archeologia, si è specializzata in archeologia medievale presso l’Università di Salerno (2011) e ha conseguito il dottorato presso l’Università degli Studi della Basilicata in archeologia e numismatica medievale. È professore a contratto di numismatica antica e medievale e di archeologia degli insediamenti rupestri presso l’Università degli Studi della Basilicata. Collabora a progetti internazionali sulla distribuzione monetale in età post antica e medievale nel Mediterraneo e coordina scavi archeologici in Italia e in Grecia. Le sue linee di ricerca si concentrano sull’analisi spaziale della moneta nel suo contesto di provenienza e sui processi di digitalizzazione e di divulgazione del patrimonio archeologico.

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Pubblicato

November 6, 2025

Online ISSN

2704-7423

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