In viaggio contro la propria volontà. Storie di fughe e migrazioni dall'antichità ai giorni nostri
Sinossi

Editore: UniorPress
Collana: Il porto delle idee
ISSN: 2785-4191
Pagine: 254
Lingua: Italiano
Abstract: Il viaggio accompagna da sempre l’esperienza umana. Esiste il viaggio scelto e desiderato: quello che nasce dal bisogno di conoscere, di commerciare, di esplorare o semplicemente di cambiare prospettiva. Un andare e tornare che ha alimentato letterature di ogni tempo, dando vita alla narrativa di viaggio, genere flessibile e universale.
Ma c’è anche un viaggiare imposto, forzato, che non nasce dalla libertà bensì dalla necessità di fuggire da guerre, persecuzioni, povertà. È il viaggio di chi parte senza sapere se potrà tornare, privo di risorse e di protezione, spesso condannato al silenzio: perché finisce tragicamente, perché il dolore è indicibile, o perché manca una lingua capace di dar voce a quell’esperienza. In alcuni casi, tuttavia, proprio da questa frattura nascono nuove forme di espressione, tentativi di raccontare la perdita e l’esilio, fino alle testimonianze estreme dei deportati, dove la scrittura diventa atto di memoria e di resistenza.
Questo volume nasce da una riflessione collettiva su tali viaggi “contro la propria volontà” proposta da docenti e ricercatori del Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università di Napoli L’Orientale, in occasione dell’edizione del festival Futuro Remoto del 2021 sul tema delle “Transizioni”. Da quella prima esperienza pubblica di lettura e confronto è germogliata l’idea di raccogliere in un’antologia brani, traduzioni e commenti che restituiscono voci e storie di chi è stato costretto a partire.
Il nostro intento, con questo volume, non è soltanto studiare e trasmettere tradizioni letterarie diverse, ma anche condividere con i lettori la memoria di chi ha conosciuto la migrazione come rottura radicale dell’esistenza. Un’esperienza dolorosa che, pur nella sua tragicità, continua a interrogarci e a parlare al presente.
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