Tra lessico e grammatica: i verbi procomplementari

Autori

Valeria Caruso
Università di Napoli L'Orientale

Keywords:

pronomi clitici complemento, polirematiche verbali, fraseologia, grammaticalizzazione

Sinossi

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Editore: UniorPress

Collana: Fuori Collana

Pagine: 102

Lingua: Italiano

NBN:

Abstract: Il volume discute le caratteristiche dei verbi procomplementari, un’eterogenea classe di verbi che, pur essendo semanticamente idiosincratici, si flettono assieme ad alcune forme di pronomi clitici complemento, come nei verbi starci, risponderne, giurarla, beccarle, farsene, farcela, cercarsela.

Studi precedenti ne propongono descrizioni molto diversificate, considerandoli o come un tipo di espressioni idiomatiche, oppure come il risultato congiunto di fattori di grammaticalizzazione e di lessicalizzazione, che avrebbero prodotto diversi sottotipi della classe. Il primo filone di ricerche si è soffermato su locuzioni come saperla lunga, cercando di ricavare generalizzazioni applicabili anche ai procomplementari ‘semplici’, come saperne. Gli altri approcci, invece, basandosi principalmente sui procomplementari senza espansioni, hanno messo in risalto l’impredicibilità con cui il clitico contribuisce al significato del verbo: dai valori pragmatici (che ne sai di me?) alla dimensione connotativa (finiscila!), dai cambiamenti azionali (ci sento/sento bene) fino all’opacità semantica (chi se ne frega!).

Pur partendo da questo secondo filone di studi, che riconosce l’eterogenia della classe, nel volume ci si sofferma su alcune caratteristiche trasversali dei procomplementari, attribuendole a due tipi di referenza licenziata dai clitici lessicalizzati. Da un lato quelli che hanno valore anaforico e, quindi, sono riprese o anticipazioni di elementi presenti nel testo (c1'è molta simpatia1 tra loro; ce la1 farai a superare l'esame1). Dall'altro, verbi come prenderle [le botte], arrivarci [alla soluzione] o attaccarla [una malattia infettiva], il cui clitico lessicalizza un argomento sottinteso, espresso in superficie solo in costrutti marcati, come le frasi dislocate: le botte le hanno prese tutte nella caserma di Bolzaneto. Nel volume i verbi del primo tipo vengono chiamati procomplementari anaforici, mentre i secondi procomplementari denotativi.

Questa distinzione appare rilevante anche per le ricadute sintattiche che i diversi tipi di riferimento istituiscono. I procomplementari denotativi hanno un argomento sottinteso e sono, sintatticamente, monoargomentali. Quelli che invece riprendono elementi testuali completano la loro semantica con un argomento recuperabile nel testo o nel contesto di enunciazione. I procomplementari anaforicisono pertanto, sintatticamente, biargomentali con casi di espressione obbligatoria del secondo argomento (ci1 ha messo un’ora1 ad arrivare).

A partire dal termine metalinguistico introdotto da De Mauro, i procomplementari sono verbi coniugati con l’ausilio di pronomi complemento (pro-complemento) per lessicalizzare elementi cotestuali oppure argomenti sottintesi. Al contrario, i verbi pronominalisi avvalgono degli altri clitici in modo composizionale, grammaticalizzando diversi tipi di diatesi, come in abbracciarsi, vestirsi, mangiarsi un panino.

Queste ed altre considerazioni si riveleranno utili a stilare, in futuro, un sillabo dei verbi procomplementari basato sulle caratteristiche semantico-sintattiche di questi verbi e, allo stesso tempo, a ripensare la didattica dei pronomi clitici, legandola più strettamente al lessico verbale per esplicitarne significati e funzioni.

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Biografia autore

Valeria Caruso, Università di Napoli L'Orientale

Valeria Caruso è ricercatrice di “Didattica delle lingue moderne” all’Università di Napoli L’Orientale. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sulla lessicologia, la lessicografia e lo sviluppo di risorse lessicografiche digitali. In ambito lessicologico si è occupata di semantica formale di stampo cognitivista e di approcci costruzionisti e funzionalisti allo studio della grammatica e del lessico. Altro ambito di ricerca privilegiato è la dimensione fraseologica dell’organizzazione linguistica, analizzata sempre con approcci corpus based con finalità descrittive e applicate nell’ambito della lessicografia e della didattica.

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Pubblicato

June 25, 2025

Licenza

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Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Dettagli su questo libro

ISBN-13 (15)

978-88-6719-327-1

Data di pubblicazione (01)

2025-06-25

doi

10.6093/978-88-6719-327-1