Psichiatria e filosofia : le radici epistemologiche della Allgemeine Psychopathologie di Karl Jaspers
Keywords:
Geisteskrankheiten, Verstehen, Erklären, Pluralismo metodologico, Uomo interoSinossi
Editore: FedOA - Federico II University Press
Collana: Scuola delle Scienze Umane e Sociali. Quaderni
Pagine: 453
Lingua: Italiano
NBN: http://nbn.depositolegale.it/resolver.pl?nbn=urn:nbn:it:unina-30576
Abstract: Il lavoro rintraccia e ricostruisce le radici epistemologiche della Allgemeine Psychopathologie (1913) di Karl Jaspers, sottolineandone il carattere originale ed innovativo e contestualizzandola entro il dibattito scientifico e storico-psichiatrico del tempo, con particolare attenzione per le significative interazioni che già dalla prima edizione (e in modo più esplicito dalla quarta, del 1946) vi si possono scorgere tra tematiche psichiatriche ed argomentazioni filosofiche. Tali interazioni si colgono già, del resto, nel complesso processo della formazione psicopatologica di Jaspers, in modo particolare guardando al tirocinio effettuato presso la clinica psichiatrica di Heidelberg ed alla interazione con le principali ‘fonti’ psichiatriche della più recente tradizione tedesca, soprattutto Wilhelm Griesinger ed Emil Kraepelin.
Jaspers, convinto della sostanziale irriducibilità dell’individuo a qualsiasi forma di rigorosa oggettivazione, critica l’orientamento organicista della psichiatria del tempo: la dimensione psichica costituisce un vissuto che, come tale, possiede connotazioni qualitative mai del tutto riconducibili a semplici alterazioni fisiologiche. Da qui l’esigenza di collocare la spiegazione scientifica dei processi psichici entro una comprensione del soggetto assai più ampia ed articolata: Jaspers propone e sostiene, infatti, un pluralismo metodologico in grado di coniugare il metodo empirico-descrittivo dell’Erklären (proprio delle Naturwissenschaften) e quello fenomenologico-immedesimativo del Verstehen (riferibile, invece, alle Geisteswissenschaften), così da rendere possibile una più adeguata comprensione della soggettività e, nello stesso tempo, una non meno importante tutela della costitutiva specificità individuale. Soltanto una proficua interazione tra scienze della natura e scienze dello spirito, tra psichiatria e filosofia, permette, infatti, di cogliere la vita psichica nella sua complessità e peculiarità.
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