LA PICCOLA MURAGLIA. Apertura e interdizione della Manciuria ai cinesi all’epoca dei primi Qing (1644-1795)
Sinossi
Editore: UniorPress
Collana: Series Minor
ISSN: 1824-6109
Pagine: 408
Lingua: Italiano
NBN: http://nbn.depositolegale.it/urn:nbn:it:unina-30136
Abstract: Il volume esplora la tematica dell’evoluzione dell’atteggiamento degli ultimi sovrani della Cina imperiale (i mancesi Qing) verso l’immigrazione cinese nella loro madrepatria (la Manciuria, grosso modo corrispondente all’odierno nord-est della Cina). Sulla base di approfondite analisi di dati demografici, decreti imperiali, codici legislativi del tempo, resoconti privati di viaggiatori e numerose altre fonti, l’opera indaga le politiche, complesse e spesso cangianti, con le quali i sovrani cercavano di gestire la compagine sociale della Manciuria, politiche che influenzarono marcatamente l’assetto socio-istituzionale della regione. Lo studio propone una lettura, innovativa rispetto alle ricerche precedenti sul tema, secondo la quale, causa il mutare e dell’orientamento dei diversi sovrani e delle esigenze del governo centrale, periodi più o meno lunghi di apertura e interdizione del territorio nei confronti dei migranti cinesi si alternarono per circa 150 anni, ossia una prima metà o più del dominio mancese in Cina. Inoltre, il lavoro analizza le importanti differenze tra i percorsi storici della Manciuria meridionale (oggi Liaoning) e Manciuria settentrionale (Jilin e Heilongjiang), due sub-regioni che all’epoca erano divise da un’apposita struttura, costituita di un terrapieno sui cui erano piantati salici e che si estendeva per poco più di 1000 km: una piccola muraglia.