Comunicare il patrimonio museale: tecnologie digitali per l’esperienza museale dei capolavori del MANN

Autori

Alessandra Pagliano
Università degli Studi di Napoli Federico II
https://orcid.org/0000-0001-5730-5444

Keywords:

digital storytelling, digital twin, illustrazione, tecnologie digitali, animazione, patrimonio culturale, video-tour, musei, accessibilità, inclusione, design for all

Sinossi

Editore: FedOA - Federico II University Press 

Serie: Oltre l'accessibilità. Patrimonio Culturale for All

Pages: 173

Lingua: Italiano

NBN: http://nbn.depositolegale.it/resolver.pl?nbn=urn:nbn:it:unina-29951

Abstract: La digitalizzazione ha avuto un impatto profondo sul modo in cui rappresentiamo, comunichiamo e dunque gestiamo oggi il patrimonio culturale, sia online che in presenza; contemporaneamente, il sempre più immediato e veloce trasferimento di contenuti audio e video ha reso possibile la produzione di storie più attraenti per il pubblico. Di conseguenza, l’evoluzione delle risorse tecnologiche digitali a disposizione dei narratori ha influenzato la forma delle narrazioni stesse.

Le nuove tecnologie multimediali, come gli ipertesti e i materiali grafici ed audiovisivi, possono oggi essere integrate nella narrazione, introducendo concetti innovativi e stimolando l’interesse, dando così vita a nuove culture mediali. Nell’era digitale dello streaming, la fruizione di contenuti audiovisivi è senza precedenti, offrendo opportunità non solo per i creatori ma anche per il pubblico.

Questo scenario favorisce la possibilità di offrire contenuti personalizzati, calibrati sulle diverse e specifiche fasce di utenza che caratterizzano l’attuale pubblico interessato ai beni culturali. Tale approccio consente di creare narrazioni su misura, massimizzando l’impatto culturale ed emotivo.

A partire dall’ultima decade si è diffuso velocemente una nuova modalità di narrazione denominata digital storytelling, ovvero il narrare in ambiente digitale, una metodologia didattica che si configura come un vero e proprio sistema comunicativo basato sul racconto di storie attraverso i multimedia e che potenzia le capacità espressive e comunicative della tradizionale narrazione attraverso la versatilità delle Information and Communication Technologies (ICT).

I fattori di maggior successo che caratterizzano il digital storytelling sono una narrazione che pone al centro il fruitore, al quale vengono rivolte domande attraverso una voce narrante che richiede continuamente una forma di coinvolgimento interattivo, effetti visivi e sonori, una colonna sonora adeguata, immagini di forte impatto emotivo e un ritmo mai noioso nella narrazione.

Il progetto “I capolavori del Mann” è dunque nato con l’obiettivo di sperimentare in nuove forme espressive per la comunicazione del patrimonio museale mediante gli strumenti digitali: basato sulle potenzialità del digital storytelling sono stati realizzati circa 30 video educativi che adottano tecniche digitali di rilievo per la digitalizzazione dei beni, della rappresentazione, dell’illustrazione, dell’animazione e del video-editing allo scopo di migliorare l'esperienza del visitatore, rendendola accattivante grazie all’impatto emotivo degli elementi visivi a supporto della narrazione e coinvolgente attraverso l'interazione del pubblico con personaggi disegnati come guide, che pongono domande, incoraggiano l'osservazione, stimolano la formulazione di ipotesi e narrano aneddoti, storie e curiosità sulle opere in modo informale.

La scelta dei video come mezzo comunicativo è basata sulla volontà di attivare durante l’esperienza museale in presenza l’apprendimento attivo e il coinvolgimento.

Il progetto dei video-tour, da visualizzarsi in presenza di ciascun bene, nel museo, utilizzando il semplice smartphone personale del visitatore, nasce dalla volontà di sviluppare la capacità di osservazione del fruitore. L’utente può dunque osservare i video in prossimità del bene museale, che ne evidenziano graficamente (e mediante animazioni digitali) le forme, le geometrie, le proporzioni e i dettagli iconografici per essere poi in grado di riconoscerli autonomamente sull’opera d’arte. È un percorso di apprendimento prima e poi di scoperta che rafforza e riceve narrazioni mediante il digital storytelling dei video e consolida le nozioni ricevute con l’esperienza fisica ed emotiva dell’osservazione e del riconoscimento consapevole.

Con l'obiettivo di garantire l'accessibilità al pubblico più ampio possibile, la progettazione di due percorsi ha preso in considerazione anche i bambini con esigenze speciali, ovvero i piccoli visitatori nati con deficit cognitivi, in particolare disturbi dello spettro autistico, per i quali sono state sperimentate nuove modalità di fruizione in realtà virtuale.

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Biografia autore

Alessandra Pagliano, Università degli Studi di Napoli Federico II

E' professore associato al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Insegna Applicazioni di Geometria descrittiva e Tecniche avanzate della rappresentazione. Ha pubblicato numerosi scritti e monografie sui temi del rilievo e della valorizzazione del Patrimonio culturale mediante le tecnologie digitali, sui temi delle illusioni geometriche, della scenografia teatrale, della genesi della forma nelle architetture di Oscar Niemeyer e sulla gnomonica. Ha restaurato gli orologi solari della Certosa di San Martino a Napoli e del Real sito di Carditello a San Tammaro.

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Pubblicato

April 8, 2024 — Aggiornato il April 8, 2024

Licenza

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Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Dettagli su questo libro

ISBN-13 (15)

978-88-6887-226-7

Date of first publication (11)

2024-04-08

doi

10.6093/978-88-6887-226-7