Nuove frontiere nel disegno
Keywords:
Cultura visuale, Intelligenza Artificiale, Immaginazione, Cultura partecipativa, IbridazioneSinossi
Editore: DADI_ PRESS
Collana: Report delle Attività di Ricerca del DADI - Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Pagine: 356
Lingua: italiano e inglese
NBN: http://nbn.depositolegale.it/resolver.pl?nbn=urn:nbn:it:unina-29761
Abstract: Il Report di Ricerca, qui pubblicato in modalità open access per i tipi editoriali della DADI_PRESS, è dedicato alle attività culturali promosse all’interno dei Seminari Scientifico-Disciplinari del Dottorato di Ricerca in ‘Architettura, Disegno industriale e Beni culturali’. In particolare, dall’a.a. 2020/21 è partito un nuovo format e ciclo di seminari formativi di durata mensile, organizzato dai diversi Settori Scientifico Disciplinare afferenti al Dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell’Ateneo vanvitelliano e con il compito di individuare uno specifico tema di studio sul quale invitare docenti universitari a intervenire con le proprie esperienze. L’inizio di questa nuova avventura scientifico-formativa è stato affidato al Settore Scientifico Disciplinare ICAR/17 Disegno che, attorno al tema Nuove frontiere nel Disegno | New frontiers in Drawing (proposto e curato da Ornella Zerlenga e Alessandra Cirafici per l’a.a. 2021/22), ha stimolato dottorande e dottorandi di ricerca per sei incontri settimanali, dal 2 marzo al 7 aprile 2022. Per introdurre e sostenere il tema delle ‘nuove frontiere’ nell’ambito disciplinare del Disegno, l’evento di apertura e di conclusione del seminario è stato simbolicamente veicolato dall’allusione al concetto di ‘frontiera’, riferendosi a due citazioni autorevoli quanto significative: la prima, tratta dal romanzo Paula (1995) della scrittrice cilena Isabel Allende, “C’è un momento in cui il viaggio iniziato non può essere interrotto, corriamo verso una frontiera, passiamo attraverso una porta misteriosa e ci svegliamo dall’altra parte, in un’altra vita”; la seconda, da Memorie di Adriano (1951) della scrittrice franco-belga Marguerite Yourcenar, “Cerchiamo d’entrare nella morte ad occhi aperti...”. Entrambe le citazioni non passano di certo inosservate, anzi, perturbano l’animo portando a riflettere su un aspetto cruciale del ‘sentire’ umano (e non): il limite come incognito da superare. Tuttavia, l’intenzione delle curatrici non è stata quella di interpretare l’idea di ‘frontiera’ come di una ‘linea di confine’ percepita come demarcazione invalicabile ma piuttosto come di linea che può essere spostata in avanti verso territori non ancora ‘colonizzati’ del tutto. In fondo, come l’esperienza della morte, una frontiera che da vivi spaventa e che, chissà, forse superandola condurrà a un nuovo modo di essere e di avvertire. Così intese, le ‘nuove frontiere’ rappresentano opportunità che si prospettano all’attualità o in futuro nei processi di pensiero disciplinare, sia esso teorico che applicato. In tal senso, gli ospiti intervenuti sono stati invitati a riflettere sul concetto di ‘frontiera’ calandolo nell’ambito delle proprie linee di ricerca, ben note nel panorama disciplinare nazionale e transdisciplinare.