Nuovi paradigmi spaziali per il carcere di Secondigliano

Autori

Francesco Casalbordino
Università degli Studi di Napoli Federico II
https://orcid.org/0000-0003-1498-7750
Sara Riccardi
Università degli Studi di Napoli Federico II

Keywords:

Architettura, carcere, spazio, pena, Secondigliano

Sinossi

Logo_FedOAPress

Editore: FedOA - Federico II University Press 

Collana: Tea / Teaching Architecture

Pagine: 118

Lingua: italiano

NBN: http://nbn.depositolegale.it/resolver.pl?nbn=urn:nbn:it:unina-28274

Abstract: Il volume restituisce gli esiti del Laboratorio di Sintesi Finale coordinato dalla prof. Marella Santangelo, svoltosi nell’anno accademico 2019/2020 nell’ambito del quinto anno del corso di Laurea magistrale in Architettura del DiARC dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Gli studenti si sono confrontati con il progetto di nuovi spazi per il centro penitenziario di Secondigliano a Napoli. Il laboratorio è stato uno spazio di sperimentazione intorno a un’architettura complessa, con l’obiettivo del miglioramento della qualità dei luoghi dove si svolge la vita dei detenuti, ma anche dei diversi utenti dell’edificio carcere.

Nella prima parte i docenti del laboratorio descrivono il modo in cui ogni disciplina ha contribuito allo svolgimento del tema proposto. La seconda parte presenta i progetti sviluppati dagli studenti riconoscendo tre questioni fondamentali per il progetto degli spazi della pena: la conoscenza del funzionamento del carcere e del suo contesto, il modo in cui il progetto di architettura può restituire una dimensione pubblica all’Istituto Penitenziario e, infine, l’importanza degli spazi dedicati alle relazioni affettive tra detenuti e persone libere. La terza parte raccoglie i contributi di personalità legate al mondo del carcere che hanno interagito con gli studenti durante il corso.

 

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Biografie autore

Francesco Casalbordino, Università degli Studi di Napoli Federico II

Architetto, PhD candidate in Architettura presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II". La ricerca condotta nell'ambito del dottorato studia i modi in cui la mondializzazione influisce sull'architettura nell'ambito delle città globali. Ha partecipato a esperienze di progettazione condivisa con i detenuti in diverse carceri italiane e si è laureato con una tesi dal titolo “Principi spaziali per un carcere inclusivo” (2018), con un progetto per un nuovo Istituto Penitenziario a Nola con relatrice la prof. Marella Santangelo. Con la stessa, collabora alle attività didattiche e di ricerche presso il DiARC-Unina.

Sara Riccardi, Università degli Studi di Napoli Federico II

Architetto, PhD student in Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, conduce una ricerca sul patrimonio edilizio penitenziario finalizzata all’individuazione di soluzioni per la riqualificazione degli spazi detentivi, assicurando il benessere degli abitanti. Collabora alle attività didattiche e di ricerca con la prof. Marella Santangelo. Si laurea con una tesi dal titolo “L’altro volto della pena: rieducare attraverso gli spazi. Centro penitenziario di Secondigliano P. Mandato” (2019) e l’anno successivo partecipa a un Master di II livello, indagando ancora temi quali il rapporto tra il costruito e il confinamento, con una tesi intitolata “Il Monastero di S. Maria di Gerusalemme detto de le Trentatrè”.

Nuovi paradigmi

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Pubblicato

May 18, 2022

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Dettagli su questo libro

ISBN-13 (15)

978-88-6887-141-3

Date of first publication (11)

2022-05-18

doi

10.6093/978-88-6887-141-3