De rebus Siculis Carmen
Sinossi
Editore: BUP – Basilicata University Press
Collana: Digital Humanities, 1
Pagine: 224
Lingua: Italiano, Latino
Data di pubblicazione: © 2020 (prima edizione); © 2024 (seconda edizione con LOD)
NBN: http://nbn.depositolegale.it/urn:nbn:it:unina-25836
Abstract: Il De rebus Siculis carmen (o Carmen de motibus Siculis o Liber ad honorem Augusti), trasmesso da un solo testimone manoscritto, Bern Burgerbibliothek, Codex 120 II (siglato B), è una delle due opere note di Pietro da Eboli ed è databile agli anni 1194-1197. Racconta in distici elegiaci la conquista del Regno di Sicilia da parte dell’imperatore Enrico VI di Svevia.
Una delle principali caratteristiche del ms. è quella di essere miniato. A differenza degli altri codici dell’epoca, dove le miniature vengono utilizzate per ornare il testo, qui rappresentano un aiuto alla comprensione, facendo da supporto a ciò che viene narrato poeticamente e completandone a volte le lacune. Le immagini sono poste sul recto di ogni carta e illustrano i versi che sono posti di fronte, sul verso della carta accanto.
Edizione in TEI-XML che si avvale della tecnologia EVT - Edition Visualization Technology. Il lavoro della prima edizione (2020) è stato svolto, con l’ausilio di Angela Brescia, nell’ambito del PRIN 2015 A.L.I.M. (Archivio digitale della Latinità Italiana del Medioevo) dall’Unità di ricerca dell’Università della Basilicata, sotto la direzione del prof. Fulvio Delle Donne.
La nuova edizione del 2024, con i Linked Open Data (LOD), è stata approntata, con l’ausilio di Martina Pavoni, nell’ambito del PRIN-PNRR 2022 IMPERI SITUS - Imperial and Monarchical Power - Evolution of Regal Ideology in Southern Italy: Theories, Uses, Strategies (XII-XV Century) e del progetto PNRR Innovation Echosystem Tech4You – Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement, Goal G.4.1 Preservation and enhancement of cultural heritage (tangible and intangible sources) and local identities in Basilicata and Calabria, diretti dal prof. Fulvio Delle Donne (Università della Basilicata).